Missionari martiri: il 20 marzo concelebrazione per padre Daniele Badiali a Ronco
Colpisce il Papa che in Ucraina manda due cardinali per stare vicino alle persone, alle vittime, a rischio della vita. Colpisce vedere all’inizio del video per la Giornata dei missionari martiri di quest’anno la foto di padre Daniele Badiali insieme alla volontaria dell’Operazione Mato Grosso Nadia de Munari, uccisa nel 2021 a Chimbote dove era a servizio degli asili costruiti nella grande baraccopoli nel deserto dove opera anche il nostro padre Samuele Fattini. Da padre Daniele a Nadia, dalle alte montagne delle Ande al deserto della costa, dopo 25 anni il Vangelo in Perù viene annunciato non solo a parole, ma nei fatti e fino a dare la propria vita in un mistero di violenza e di odio che incendia le persone e il mondo anche in Europa, come sentiamo nella cronaca. Nadia che amava i fiori, si intitola il video realizzato da Missio e che raccoglie testimonianze anche di altri missionari in varie parti mondo che hanno dato la vita, fra cui il beato Charles De Foucauld che sarà canonizzato il prossimo maggio, anche se non martire.

Il 20 marzo a Ronco la concelebrazione per padre Daniele Badiali
Domenica 20 marzo, nella chiesa di Ronco, parrocchia dov’era nato e dove riposa nel cimitero, alle 14.30, è in programma una concelebrazione con ricordo di padre Daniele Badiali.don Mirko Santandrea
Padre Daniele Badiali (1962-1997)
è un sacerdote della diocesi di Faenza-Modigliana,
che ha svolto il suo ministero in Perù nelle
missioni dell'Operazione Mato Grosso,
fino al giorno della sua tragica uccisione,
il 18 marzo 1997.
Il processo di beatificazione e canonizzazione del
servo di Dio
è iniziato il 20 marzo 2010 e la fase diocesana si è
chiusa il 19 ottobre 2014 continuando ora a Roma.
Ottobre 2021
Nelle scorse settimane monsignor vescovo Mario Toso ha ricevuto formale comunicazione da parte del prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Marcello Semeraro, circa la Causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio, Daniele Badiali.
Nella lettera il cardinale Semeraro evidenzia che il Congresso peculiare dei Consultori Teologi del Dicastero ha riconosciuto elementi positivi e lodevoli della vita sacerdotale di Daniele Badiali, modello di vita cristiana e di testimonianza della carità.
Tuttavia la documentazione prodotta nel corso della fase diocesana, ossia il materiale testificale e documentario raccolto agli Atti, non ha fatto emergere elementi tali da consentire ai Consultori Teologi di definire come eroico l’esercizio delle virtù cristiane del servo di Dio Daniele Badiali. Per questi motivi papa Francesco, al quale è stato presentato il frutto del lavoro dei Consultori Teologi, ha disposto che la Causa non proceda ad ulteriora.
Padre Daniele, con la sua vita ci ha mostrato un sentiero per incontrare Gesù il Signore, per annunciarLo, per camminare nella Chiesa, per educare con efficacia, per impegnarci nel mondo a favore dei più poveri.
Proprio per questo, la nostra Chiesa di Faenza-Modigliana, impegnata nella preparazione e nell’ormai prossima celebrazione del Sinodo diocesano dei giovani, lo sceglie come modello fulgido.
Desideriamo proporlo come esempio di giovane che: cerca con inquietudine Dio, lo segue, lo serve, gli obbedisce, lo ama, imparando a morire ogni giorno.
Il suo itinerario spirituale deve diventare il nostro percorso e quello dei giovani di questa Diocesi, che ha dato i natali a Padre Daniele.
dall' omelia di Mons Mario Toso, 18/03/2018
Il vescovo Mario Toso saluta Papa Francesco al
termine dell'udienza generale del 18 ottobre 2017
e gli consegna il libro con la storia di Padre Daniele Badiali
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