Padre Daniele Badiali

...ogni giorno partirò!

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Padre Daniele a Modigliana

Pubblicato sul sito della pastorale missionaria della Diocesi di Faenza-Modigliana

Caro padre Daniele, a Modigliana hai vissuto il servizio da seminarista e sei passato anche prima per campi di lavoro e per ricostruire Trebbana e Gamogna. Tutti questi luoghi ci parlano di te, della tua ricerca e del tuo desiderio di incontrare Gesù scommettendo la vita per i poveri e insieme a tanti giovani. Per questa scommessa ti sei messo in cammino e hai abbracciato la croce, con l’entusiasmo della tua chitarra, la concretezza della carità, la semplicità della vita, la purezza del cielo di queste montagne e delle più lontane Ande.

Tutti quelli che ti hanno conosciuto hanno raccolto con te e da te questa scommessa, e insieme il 18 e 19 ottobre abbiamo voluto metterci in cammino dietro la tua croce, da Trebbana a Faenza, passando da Modigliana.

Quando sono stato a preparare questa inusuale processione ho visto che il terreno lo avevi già preparato tu, ho trovato tante persone che hanno detto subito il loro sì, e ci siamo ritrovati un popolo pellegrinante nel canto e nell’ascolto silenzioso, nell’ospitalità offerta e ricevuta in questa grande impresa.

Caro Daniele, ci siamo sentiti ospitati davvero da chi ci ha accolto nel lungo cammino (e nella sua preparazione), e ho potuto vedere che tanti si sono sentiti ospitati nel clima di preghiera di questo fiume di pellegrini che aumentava nell’approssimarsi ai paesi. Penso anche alle persone incontrate sulla strada, agli anziani, ai malati, ai lavoratori, ai passanti, spesso raggiunti dalle monache di Gamogna che porgevano una tua immagine e una preghiera, perché anche loro potessero sapere il motivo di tutto questo e vedere il tuo volto.

Grazie per averci riportato sui sentieri della gratuità, del sacrificio, del sudore, del sapore semplice dell’acqua di sorgente. Riscostruendo Trebbana e Gamogna, costruendo rifugi sulle Alpi e oratori sulle Ande, ti sei ritrovato insieme a veri amici a ricostruire la chiesa, le case, le famiglie, le vite delle persone… viene in mente la parola del Crocifisso al poverello di Assisi, “Francesco va, ripara la mia chiesa cha va in rovina”. Valeva anche per te, questa parola. E vale per noi.

Grazie per i tuoi canti che hanno riempito le nostre strade, ma soprattutto i nostri cuori della sete che portavi dentro l’anima, del tuo desiderio di Dio, del tuo grido così sofferto e insieme così confidente a Gesù, a Maria.

Continua a metterci in cammino, a farci incontrare nella fraternità, a farci uscire, come dice spesso papa Francesco, perché siamo “chiesa in uscita verso le periferie”, perché siamo “tutti discepoli missionari”.

Quando siamo arrivati nella piazza della concattedrale cantando il tuo canto “No me rendire” mi sono proprio commosso, cosi come a vedere le lacrime sul volto di tanti presso la tua croce bianca durante la Veglia Missionaria.

Così abbiamo cantato e vogliamo continuare a cantare con te: Señor, Señor, no me rendiré (Signore, Signore, non mi arrenderò), / esperarte un niño seré.(aspettandoti come un bambino sarò) / A batalla perdida (a battaglia persa) / yo empiezo a disparàr (io comincio a sparare).

Quella croce bianca è ora vicino alla Chiesa di Ronco, la vediamo anche dall’autostrada, arrivando a Faenza da sud. Quella croce ci ricorda il tuo sacrificio, il tuo dire “tocca a me”. Quando hai detto a Rosamaria “tu rimani, vado io”, lo hai fatto per l’ultima volta; ma quante volte nella vita avevi imparato a farlo!

“Vado io”, come rispose il profeta Isaia, “Manda me” (Is 6,8): dalle sue parole hai tratto un canto bellissimo, Enviame, che dice così: “enviame (mandami) / Jesus yo te seguirè (Gesù io ti seguirò) / ayudame (aiutami) / a Ti solo servirè (a Te solo servirò). / a Ti mi Dios (Te mio Dio) defenderè (difenderò); / tener amor es sufrir(amare è soffrire) / por ti Sen᷉or” (per te Signore) ”

Queste parole sono scritte sulla tua croce e da lì le ripeti a noi. Grazie!

Don Mirko

Vogliamo ritrovarci ancora a Modigliana il 22 marzo alle 18 per la Messa nell’anniversario della morte di p. Daniele, insieme al nostro vescovo Mario e al Vescovo emerito Claudio, insieme i ragazzi dell’OMG che chiuderanno qui il campo di lavoro con una giornata di cammino in questi luoghi.